neuralterapia

La Neuralterapia è una tecnica di medicina non convenzionale, olistica, ben tollerata, con scarsissimi effetti collaterali, nata in Germania nel 1925 in maniera del tutto casuale ad opera dei fratelli Huneke, soltanto gli studi del premio Nobel Pischinger del 1975 dimostrano però che la Neuralterapia ha una logica chimica, fisica, anatomica, fisiologica, patologica e neurofisiologica ben precisa.

La Neuro-modulazione è l’applicazione di strumenti che correggono le attività nervose coinvolte nelle malattie. L’impiego terapeutico degli anestetici locali dimostrano tale efficacia che da decenni è materia approvata nel mondo ed oggetto di insegnamento accademico. L’ingresso di nuovi farmaci non riuscì mai a escluderlo dal repertorio delle attività mediche e ciò rende l’idea dei grandi vantaggi che offre. Sono state introdotte altre modalità di Neuro-modulazione ma l’uso terapeutico degli anestetici locali è tutt'ora materia attualissima.

Per lungo tempo queste terapie hanno previsto solo l’applicazione di “Blocchi Nervosi” (Regional Blocks), cioè iniezioni di anestetici locali su radici, tronchi, plessi e gangli nervosi. Successivamente i fratelli Huneke estesero il trattamento ai tessuti innervati (cute, muscoli, ossa, ecc.) e alle lesioni cicatriziali: avevano sperimentato quanto queste potessero suscitare nei nervi attività irritative a sostegno di numerose e varie condizioni morbose. La loro iniziativa si tradusse in una notevole estensione delle possibilità terapeutiche degli anestetici locali e quella nuova metodica di Neuro-modulazione con anestetici locali divenne nota come Neuralterapia (o “Metodo Huneke”).

Principali indicazioni terapeutiche della Neuralterapia :

malattie reumatiche
nevralgie
sintomatologia dolorosa post-chirurgica e post-trauma;

in particolare per:

cefalea cronica
emicranie
tutte le forme artritiche, artrosiche, comprese quelle traumatiche e di natura sportiva,
lombalgia, sciatalgie,
manifestazioni cutanee,
malattie dell’orecchio,
distonie neurovegetative ed endocrine tipo ipo-ipertiroidismo,
disturbi ginecologici o andrologici.

Tra le forme più note di Dolore Neuropatico va citata la Nevralgia Post-Herpetica, il Dolore dell’Arto Fantasma, le Complex Regional Pain Syndrome (CRPS) e le Neuropatie Periferiche (come quella associata al diabete).

I pazienti che soffrono di queste forme di dolore neuropatico sono i più assidui frequentatori dei centri di Terapia del Dolore ma spesso gli sforzi degli operatori vengono frustrati dalla natura ostinata di queste malattie che possono dimostrarsi refrattarie persino agli oppioidi e alla stessa morfina.

Le terapie di Neuromodulazione sono tra le poche risorse terapeutiche che talora riescono a dimostrare un certo grado di efficacia: mentre le Nevralgie Post-Herpetiche e le Complex Regional Pain Syndrome (CRPS) frequentemente si dimostrano sensibili alla Neuralterapia con anestetici locali, le Neuropatie Periferiche (come quella diabetica) rispondono molto meglio alle procedure di Neuromodulazione